sabato 25 luglio 2015

La musica a Ribera: quarta puntata - Due bande musicali


La musica a Ribera: Due bande musicali

di Raimondo Lentini

parte quarta




Tra il 1874 e il 1882 Antonino Cinà faceva studiare musica al figlio Giuseppe Antonio allo scopo di costituire un’altra banda a Ribera. Questo probabilmente perché c’erano stati dei diverbi tra il Cinà ed il Castagna per cui, negli anni seguenti, si formeranno due bande musicali, come vedremo.
Delibera n. 13 Banda comunale 1.5.1880
Con delibera della Giunta n. 13 dell’1.5.1880 “Condizioni d’oneri per il maestro della banda musicale” veniva approvato il capitolato per l’istituzione di una banda musicale comunale. Ecco alcuni articoli di esso: lo stipendio del maestro veniva fissato a £. 609 al mese; lo stesso si impegnava a suonare per tutte le feste religiose e civili nonché tutte le domeniche e alcuni giorni dell’anno prestabiliti; la banda poteva anche prendere impegni in altri comuni, in tal caso essa doveva compensare i giorni mancanti suonando in altri giorni; i concerti non dovevano durare meno di due ore; la banda doveva imparare ogni anno almeno dodici pezzi musicali e gli spartiti doveva farli stampare o trascrivere il maestro a proprie spese; per ogni non ottemperanza delle condizioni ci doveva essere la prima volta una multa di cinque lire, poi, le successive di venti lire o, addirittura, il licenziamento del maestro. Allegato alla delibera c’è il documento di accettazione delle condizioni firmato dal maestro Antonino Castagna fu Liborio, mentre il sindaco era Giuseppe Gueli ed il 17 maggio il sottoprefetto di Bivona Pagano vidimava e autorizzava la delibera.
Delibera n. 43 del 21-12-1880
Con delibera consiliare n. 43 del 21-12-1880 si dava mandato al Sindaco ad espletare tutto ciò che doveva servire per l’acquisto degli strumenti musicali. Questi venivano fatti acquistare dal riberese Filippo Piazza fu Tommaso presso la fabbrica Antonio De Toni di Verona. In seguito a dei ritardi nel pagamento sono sorte delle controversie tra il comune e la ditta fornitrice degli strumenti.
Non sappiamo per quale motivo appena due anni dopo il comune di Ribera con Delibera del Consiglio n. 2 del 15.1.1882 procedeva a indire un nuovo concorso pubblico per la nomina del maestro di musica. Presentarono domanda lo stesso Antonino Castagna e il nuovo maestro Antonio Giuseppe Cinà. Per procedere alla nomina i due dovevano sottoporsi ad un esame che il comune decise di affidare al maestro Luigi Alfano di Racalmuto. Il maestro Antonino Castagna, sebbene più volte invitato anche tramite lettera non si era presentato. Quindi il maestro Alfano procedeva ad esaminare il Cinà.
Delibera n. 43/1880 Lettera intestata della ditta De Toni
Il prof. Luigi Alfano era Direttore dell'Orchestra del Teatro Bellini di Palermo e Professore del Regio Collegio di Musica di quella Città e dal 1877 direttore della banda di Racalmuto. Con il maestro Alfano era incominciato il periodo glorioso della Banda Comunale di quel comune; il maestro Alfano si dimostrò competente nell'insegnamento, vigile nel seguire l'impegno degli allievi e solerte nel riferire giornalmente al Municipio i progressi che ciascuno compiva, segnalando quanti dopo l'apprendimento della teoria e del solfeggio si dimostravano maturi per passare allo studio con lo strumento. Rimase in carica fino al 1885. Ha musicato diverse opere tra cui “La giuocoliera” un ballo in cinque atti rappresentato al Bellini nell’anno teatrale 1862-63. (cfr. Giovanni Di Falco, Ottoni e tamburi. Storia della banda musicale di Racalmuto, E. M. Falcone, 2007).
Ecco cosa scriveva a proposito dell’esame del Cinà il maestro Alfano:
Delibera n. 2 del 15-1-1882
«Racalmuto addì 3 gennaro 1882, Ill.mo sig. Sindaco, Avendo adempito l’incarico affidatomi, di esaminare scrupolosamente il giovane G. A. Cinà, onde essere scelto come maestro della banda musicale di Ribera, mi pregio dar conto alla S.V. Ill.ma dei dettagli di detto esame per darne conoscenza a chi di dritto.
Ieri alle 10 p.m. nella sala di musica di questo Comune presentatosi a me il musicante Cinà, il quale mi disse di suonare la cornetta e di avere studiato in Girgenti, coll’ottimo maestro Majorana, dal quale si ebbe anche pochissime lezioni d’armonia. Invitatolo a farmi sentire qualche pezzo con la cornetta risposemi, di non suonare più quello strumento da molto tempo, e quindi non prestarsi più il labbro. 
Presentatogli poscia un passo da me scritto, per armonizzarlo, oltre di aver commesso molti errori, nelle varie interrogazioni fattegli, dovetti convincermi ch’egli sconosceva, o non rammentava i primi precetti fondamentali dello studio d’armonia.
In seguito gli presentai una partizione per banda, di una fantasia per clarino sopra alcuni motivi della “Traviata”, molto scorretta, nella quale con molta accuratezza ed esattamente, egli corresse tutti gli errori che in essa appositamente da me erano stati fatti.
Delibera n. 2 /1882 allegato dell'esame di Alfano a Cinà
Bene ancora trasportò parte del pezzo da me indicatogli, dell’opera “I due Foscari”, che gli diedi per canto e pianoforte, e scritto in diesis, trasportandolo in modo facile, a potersi eseguire per banda.
Per ultimo gli feci strumentare per banda il principio del finale dell’”Aida”, che gli esibì per solo pianoforte, ed il Cinà anche in questo fece benino.
Per amore del vero debbo dichiarare alla S.V. Ill.ma che il Cinà, tranne il quesito dell’armonia, in molte interrogazioni da me fattegli sugli altri quesiti, rispose molte volte con alquanta esattezza e discernimento.
Col più profondo rispetto passo a segnarmi
Il maestro di musica Luigi Alfano»
Quindi le lezioni fondamentali il Cinà le aveva avute dal maestro Majorana. Il maestro Giovanni Majorana era nato a Napoli, quartiere S. Ferdinando, il 24.2.1813 da Giuseppe, brigadiere trombetta dei Gendarmi della Guardia, e da Teresa Errico; si era sposato in prime nozze con Vittoria Romano e in seconde nozze con Rosalia Frataci, moriva a Licata il 24.7.1876. Il figlio, Vincenzo, era nato a Caserta nel 1854, quindi non poteva essere il maestro del Cinà, non abbiamo però chiaro perché l’Alfano dice che le lezioni erano state date ad Agrigento se il Majorana era residente a Licata. Ma vediamo come venne in Sicilia il maestro Giovanni Majorana.


«L’inizio della banda di Licata risale alla seconda metà del XIX secolo. Nel mese di aprile del 1867 un gruppo di facoltosi licatesi, ingaggia a proprie spese un maestro di musica il quale, si sarebbe occupato dell’educazione di un gruppo di circa 35 ragazzi all’arte della musica. Tale maestro fu Giovanni Majorana, chiamato sicuramente da qualche licatese suo amico, mentre era direttore di qualche Regia Banda Militare di Palermo. L’anno successivo, essendo pronti i ragazzi ad effettuare la loro prima esibizione, viene fondato il Corpo Bandistico Cittadino Licatese, con delibera comunale in data 27 giugno 1868. Il maestro Giovanni Majorana rimane a dirigere il corpo bandistico fino al 1876, anno in cui morì. La direzione del corpo bandistico passa al figlio Vincenzo Majorana, che all’epoca era ritornato dal servizio militare e nel frattempo aveva conseguito il titolo di maestro, direttore di banda e d’orchestra. Vincenzo rimane a dirigere fino al 1896-97. Nel 1899 ritorna Vincenzo Majorana e rimane come direttore effettivo del corpo bandistico fino al 1922 anno della sua morte.» (http://bellinicurri.altervista.org/storia.html). 
Ribera, 25 luglio 2015
Di Falco Giovanni - Ottoni e tamburi - storia della banda musicale di Racalmuto, E. M. Falcone, 2007

Il maestro Vincenzo Majorana figlio di Giovanni insegnante del Cinà

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