lunedì 14 luglio 2014

I giornali nella storia di Ribera: Momenti di vita locale

Momenti di vita locale
di Angela Gulino

Momenti di vita locale, che ha sede in via Guastella 52, è il settimanale riberese con la storia più lunga alle spalle. Nasce nell’estate del 1989 e viene regolarmente registrato presso il tribunale di Sciacca. Il direttore responsabile è Franco Messina (un avvocato in pensione), ma chi materialmente prepara il giornale è Franco Mascarella, insegnante di fisica e matematica presso l’istituto tecnico e per geometri di Ribera, con una grande passione per il giornalismo. A lui ho posto alcune domande in data 2 febbraio 2003.
La sede del giornale è sempre stata questa?
«No, all’inizio era in via Alloro 3, sempre comunque vicino la Chiesa Madre».
Come era il giornale prima?
«Quello che è oggi. È nato con l’intento di fare un giornale di servizio per il paese; che avesse la capacità di sostenersi autonomamente con le vendite e la pubblicità, senza dipendere da enti pubblici o altri finanziatori che non fossero gli utenti pubblicitari (commercianti, rivenditori di autovetture, centri di estetica, sale giochi, ecc.). Per raggiungere questo scopo era necessario produrlo in maniera autonoma, senza ricorrere ad una tipografia esterna, con il lavoro dei soci della cooperativa appositamente costituita».
Da dove nasce l’input? 
«Dalla volontà di raccontare Ribera, di valorizzare persone e territori ed esercitare uno stimolo critico nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute ma soprattutto della popolazione».
Chi erano i redattori di allora?
«Inizialmente il sottoscritto, Lino Aqué (studente), Leonardo Triolo (studente), Totò Castelli (giornalista), Enzo Minio (giornalista), Rino Messina (Avvocato). Scelsi, tra una rosa di tre candidati a direttore, Franco Messina perché meno esposto politicamente, anche se spuntava democristiano».
Come stampavate nell’89?
«La prima macchina era una piccola offset. Avevamo la grossa difficoltà a far comparire le foto; poi abbiamo seguito le indicazioni di altri tipografi, dopo un paio di settimane ci siamo riusciti. Preparavamo i fotoliti in laboratorio. La veste grafica è stata sempre la stessa. Ci rifacevamo all’impaginazione tradizionale: titolo a 2 o 3 colonne, con cappello e catenaccio sotto il titolo principale. Inizialmente le pagine erano 16. Gli articoli erano dedicati all’attualità locale, alle piccole inchieste, alla cultura. All’inizio c’era la difficoltà a reperire notizie, poi la città ha imparato a farcele recapitare tramite comunicati stampa».

Prof. Franco Mascarella - Redattore

Avv. Franco Messina - Direttore


E oggi come si stampa?
«Con una fotostampatrice che si basa su un sistema elettronico e digitale. I passaggi alle matrici di alluminio, alla camera oscura sono finiti; adesso si passa dal computer alla stampa. Le pagine in media sono 32, anche se siamo arrivate anche a 40».
Si è ridotto il tempo di stampa?
«Di gran lunga. Prima impiegavamo giorni per fare il giornale, adesso si stampa in circa 3 ore».
A chi è destinato il giornale?
«Ai riberesi che stanno in Italia e all’Estero».
Quanto si vende il giornale?
«Siamo passati da1000 lire, 1200, 1500 a 75 centesimi, 77 e 1 euro».
Quante copie si vendono in edicola?
«La media è di 150 copie più gli abbonati che sono all’incirca 250».
Ci sono stati periodi in cui si sono vendute più copie?
«Certamente nei periodi elettorali locali o quando accadono fatti clamorosi che impressionano la gente. Poi facciamo anche edizioni speciali sui risultati scolastici di fine anno che si vendono molto bene».
Che esperienze giornalistiche aveva avuto prima di questa?
«Nei primi anni ’80 avevo collaborato ad un mensile locale, Paesi, e poi qualche anno prima scrivevo per un giornale del circolo universitario, Tempu Persu».
Perché il mensile Paesi ha avuto vita breve?
«Perché non aveva un’impostazione di servizio e commerciale, e poi perché veniva stampato in tipografia con costi altissimi. Da quell’esperienza ho capito che bisognava ridurre i costi di gestione e far uscire il giornale settimanalmente e regolarmente».
Come hanno reagito i riberesi all’uscita di Momenti?
«Inizialmente le persone che lo compravano erano pochissime perché non era fatto bene ed era poco conosciuto. Il boom è avvenuto nell’Aprile del ’90 con la campagna elettorale locale. Abbiamo dovuto stampare due tirature di una edizione, raggiungendo un totale di 2000 copie vendute. È stato davvero un fatto straordinario. Dopo ciò il giornale ha preso il volo. Si iniziò a vendere meglio e negli anni c’è stata una lenta ma costante crescita con 200 copie settimanali vendute durante i periodi elettorali».
A che cosa è stato dovuto questo successo?
«Probabilmente al fatto che con l’esperienza centravamo i gusti dei nostri lettori e poi perché la gente aveva acquisito l’abitudine di comprare i giornali locali».
Quali sono le fasi di lavorazione del giornale?
«Si inizia fin dal lunedì mattino, predisponendo lo schema d’impaginazione; si scarica la posta elettronica, si valuta il materiale esistente in archivio per una eventuale pubblicazione e si predispongono le interviste. Nei due giorni successivi, i redattori intervistano e scrivono gli articoli. Nel frattempo si fanno le foto con la macchina digitale. Il giovedì pomeriggio si chiude l’impaginazione e il venerdì mattina si stampa il giornale. Dopo 3 ore il giornale è pronto per essere distribuito in edicola e per la spedizione postale»
Momenti è anche editore?
«Con le nostre attrezzature, stampiamo anche pubblicazioni a carattere locale come racconti, saggi, volumi di poesie, memoriali di autori locali, ecc.».
Il giornale è schierato politicamente?
«Non abbiamo interesse ad esserlo, proprio perché per motivi commerciali, dobbiamo arrivare a tutti i cittadini».
Cosa spera per il futuro del giornale?
«Che mantenga le stesse caratteristiche e impostazioni».
Cosa spinge un professore di fisica ad occuparsi di giornalismo?
«Prima di tutto il tempo che ha a disposizione, poi un certo interesse per il giornalismo. Nel tempo ho avuto diverse simpatie che poi sono scemate per Giorgio Bocca e Luigi Pintor, mentre ho imparato ad apprezzare sempre di più Indro Montanelli».
Cosa significa essere giornalisti?
«Raccontare i fatti e la vita dal proprio punto di vista».
Momenti ha avuto un ruolo significativo per i Riberesi?
«È stato uno strumento di conoscenza ma non altro. I cittadini lo hanno trovato un sufficiente mezzo di informazione. La misura del gradimento è data dal fatto che si acquista».
Il giornale si è fatto promotore di eventi culturali?
«Si, qualche volta abbiamo presentato dei libri, organizzato convegni a tema, concerti, stage».
Ha un sito internet?
«momenti.3000.it».
Grazie alla cortese disponibilità dello storico riberese Raimondo Lentini che ha messo a disposizione la sua raccolta privata, siamo risaliti al primo numero del settimanale uscito nell'agosto del 1989. Non era ancora registrato presso il Tribunale di Sciacca, il suo nome era Riberestate '89. Il giornale veniva stampato in tipografia. La pagina 2 riportava l'indice degli argomenti trattati e una serie di articoli: Verdura ha il mare più pulito: di Daniele Arcuri; rispettiamo l'ambiente come le nostre case, del sindaco Emanuele Siragusa. pagina 3: I riberesi hanno scoperto il teatro, l'esperienza della passata stagione teatrale, un teatro all'aperto nel suggestivo scenario di Poggio Diana di Franco Mascarella. A pagina 4: Un nuotatore d'eccezione: bagni di mare tutto l'anno... doveva essere un'originalissima cura per la sua artrosi, ora è anche un rito. I consigli per i bagnanti comuni di Franco Mascarella, foto di Caterina Micalizzi. A pagina 6: Le località balneari riberesi, turismo anno 0. Esiste un'economia riberese? Se un imprenditore, oggi, volesse costruire un albergo non saprebbe come fare. La mancanza di una cultura del turismo (di Giuseppe Pedalino). A pagina 8 e 9 troviamo il programma dell'estate riberese di quello stesso anno. A Pagina 10: Il settimo giorno arrivò l'acqua. Col passare degli anni, la situazione dell'acqua potabile si è sempre più aggravata. Queste le speranze per il futuro, di Lino Aqué. A pagina 12, intervista al sindaco di Ribera: È l'ultima estate di sete ve l'assicuro. di Caterina Micalizzi. A Pagina 13: intervista al vice sindaco, Ci vogliono le strutture turistiche, ma le faremo di Lino Aqué. A pagina 14: In giro con la Sicilia in tasca, una iniziativa editoriale tutta riberese. Informazioni storico archeologiche, turistiche gastronomiche ed in più una carta per gli sconti negli alberghi e ristoranti di Daniele Aqué. A pagina 15: Voti di maturità a Ribera. A pagina 16: Agenda di agosto (turni di Farmacia, servizi di Autobus, orari di Guardie mediche ecc). Nel numero dell'8 ottobre 1989, inizia la rubrica a cura dello storico Raimondo Lentini su Le famiglie riberesi: i primi coloni. Nello stesso anno si aggiunge la rubrica delle lettere al giornale. I primi numeri del settimanale non escono in edicola in un giorno stabilito per le difficoltà nella stampa. Dal numero 8 dell'89 termina la rubrica di Raimondo Lentini, mentre dal numero 15 anno II del 25 febbraio 1990 cessa il sommario di pagina 2. Il 13 luglio 1990 Momenti esce con un'edizione straordinaria dal titolo: L'esasperazione per la mancanza d'acqua ha portato alla devastazione del municipio: la rivolta. Il numero 36, anno II del 22 luglio 1990 titola: Così Ribera sui giornali, i mass media si sono occupati ampiamente degli avvenimenti riberesi - prime pagine sui giornali siciliani, ampio risalto su quelli nazionali, di Franco Mascarella. Nello stesso numero un'interessante inchiesta sulle letture dei riberesi: Un quotidiano ogni 50 abitanti contro una media nazionale di 1 ogni 10; I pareri degli edicolanti, di Lino Aqué. Nello stesso anno dal numero '64 nasce una nuova rubrica sullo stato civile dei riberesi: Chi è nato, morto, sposato, di Onofrio Castronovo e di Enrica Lo Sardo. Il numero 73 del 1991 riporta due interessanti interviste di Rino Messina a Monica Guerritore e Gabriella Bove; nel numero 76, un'intervista a Michele Placido: Il mio paese somiglia tanto a Ribera, di Rino Messina. Il giornale si amplia, arriva a 20 pagine e nasce una nuova rubrica, a cura di Totò Castelli dal titolo Sotto l'ombrello. Dal numero 154 dell'anno IV del 13 dicembre 1992 inizia una nuova rubrica di Raimondo Lentini sui Sindaci di Ribera dal 1808 ad oggi che terminerà nel numero 161 del 14 febbraio 1993. Suggestiva la copertina numero 165 dell'anno V del 14 marzo del '93 che titola: La balena nel corvo andrà in un museo naturale (con foto). Nel numero 181 in copertina: Generosi ma vani, gli sforzi per salvare Korsky, il tunisino annegato a Seccagrande. Nel numero 212 del 13 marzo 1994 in copertina: Pietro Cottone ai “Fatti vostri” per raccontare dei suoi bagni di mare invernali. Nel numero 240 nasce la finestra di Onofrio Abisso, uno spazio dedicato alle massime dell'autore. Tra le interviste da segnalare ricordiamo quella a Raf Vallone nel numero 263 del 2 aprile '95; il servizio di Tornambé su Christopher Lambert nelle riprese de Il Siciliano a Caltabellotta; e ancora l'intervista a Giuseppe Tornatore dal titolo Cominciai con le prime comunioni sempre di Tornambé.
La copertina numero 290 del 29 ottobre '95 è dedicata al matrimonio tra la riberese Giovanna Carlino e Pierluigi Pirandello, nipote del grande scrittore. Risale al numero 295, l'incontro con Luciano Benetton in visita a Ribera. Il servizio è di Lino Aqué. Dal numero 269 inizia una nuova rubrica a carattere satirico: Castellopoli, curata da Totò Castelli. A partire dal numero 297 del '96 nasce una nuova rubrica curata dal dott. Mimmo Macaluso dal titolo: Modificate il vostro vocabolario, non tutti la mattina possono farsi un cappuccino. Tale rubrica terminerà nel numero 306 dello stesso anno. Da evidenziare come nel settimanale trovino spazio anche racconti locali di breve lunghezza. Inoltre il giornale si avvale di corrispondenti da Calamonaci, Cianciana e Milano. La copertina del numero 347 del 12 gennaio '97 è dedicata al nostro redattore Totò Castelli: Ospite dei “Fatti vostri” racconta cosa c'è dietro le telecamere di una Tv nazionale. Nel numero 358: La visita di Dini a Ribera con fotografia in copertina. Nasce nello stesso anno l'Aforisma di Onofrio Abisso. Il giornale si occupa pure di far conoscere alcuni luoghi di rilevante valore artistico-paesaggistico poco conosciuti e in certi casi abbandonati, come Santa Maria di Adriano, il fiume Sosio e tanti altri. Nel numero 373 del '97 nasce la rubrica Sotto l'ombrellone di Totò Castelli. Nel numero 389 troviamo in copertina Pamela Prati venuta a Ribera in occasione di uno spettacolo teatrale. Nel numero 400 del '98 iniziano una serie di servizi condotti dal dott. Mimmo Macaluso dal titolo: Lezioni di emergenza che dureranno fino al numero 403. L'occasione di questi articoli nasce in seguito ad un incidente nel quale un bambino riberese muore per ostruzione delle vie respiratorie. Nel numero 417 del 21 giugno 1998 inizia una serie di servizi giornalistici sul mondo americano curato da Matteo Tallo dal titolo: Diario americano e che terminerà sei numeri dopo. Dal numero 424, nasce la rubrica di corrispondenza con i lettori: Sotto il gelsomino di Gelsomina. Dal numero 445 del 17 gennaio '99 nasce la rubrica Momentini - Momentoni - Momentacci di Totò Castelli. Nel numero 478 nasce la rubrica: Società del malessere di Michele Ferdico, Tossicologo, responsabile del SERT. La rubrica terminerà nel numero 488. Nel numero 495 del 2000 nasce Castellium Bug di Totò Castelli che terminerà nel numero 517 dello stesso anno. Qualche numero prima il settimanale aveva aperto le sue pagine agli studenti delle scuole superiori con la rubrica La parola agli studenti. L'attenzione verso di loro è stata più volte ripetuta nel tempo grazie anche all'organizzazione di stage estivi.
Nel numero 563 del 2001 troviamo la trascrizione di alcune determinazioni sindacali e una nuova rubrica dedicata alle barzellette del Parlamento. Nel numero 579, uno spazio dedicato all’ALBO PRETORIO (con le gare del Comune di Ribera) a cura di Nuccio Castronovo; Nello stesso numero la rubrica Qua e là di Totò Castelli. Nasce anche un’altra rubrica curata da Aurelio Bonafede, denominata Pianeta Bici. Il settimanale apre le sue pagine all’ESA di Ribera , a firma del responsabile dottor Pietro Sutera. Intanto per 7 numeri, il giornale si occupa del progetto di una possibile isola pedonale, con servizi, inchieste e interviste agli uomini politici locali. Prosegue anche l’inchiesta sull’ospedale, mai veramente conclusasi, sulle Promesse non mantenute. Nel numero 587 prosegue l’indagine sull’isola ecologica, dal titolo: A chi fa paura l’isola ecologica? di Franco Mascarella, con un’altro pezzo di Giuseppe Castelli e gli interventi dell’assessore ai Lavori Pubblici e all’Ecologia. L’inchiesta termina nel numero 653 del 2003.
Nel numero 595 del 2002 nasce la rubrica Oroscopazzo di Angela Gulino. Nel numero 601, un’inchiesta di Franco Mascarella titola: Quanto ci costa la politica comunale. Dal numero 606 nasce la rubrica: Peccati di gola a cura di Lina Amari, con interviste ai proprietari dei migliori ristoranti, pasticcerie e tavole calde riberesi. Nello stesso numero ritroviamo I Racconti dell’Amazzonia di Matteo Tallo, che proseguono per vari numeri. Nel numero 624 del 24 Agosto 2002: Tratti e ritratti, i migliori brani della nostra letteratura scelti da Onofrio Abisso. Nel numero 632 inizia l’inchiesta sulla raccolta differenziata e sull’emergenza rifiuti di Franco Mascarella. Nello stesso numero l’inchiesta sul problema acqua. Dal numero 640 dello stesso anno, una nuova rubrica: Medicina, curata dall’urologo Andrea Guddemi. Nel numero 649 del 2003, un’inchiesta sul degrado dell’archivio comunale curata da Angela Gulino e Raimondo Lentini. Intanto la rubrica di lettere cambia nome in All’ombra del Gelsomino.
Nel numero 652, troviamo la toccante testimonianza di Don Gerlando Lentini, dal titolo: Non voleva uccidere il figlio, riferito alla donna riberese salita tristemente alla ribalta di Tg e stampa nazionali per aver accoltellato il figlio. Nel numero 661 del 2003, l’ultima rubrica di Nuccio Castronovo, dal titolo Non mi faccio mai gli affari miei.


Aggiornamenti. Nel giugno 2008 a cura di Adriano Mascarella esce il primo numero di un supplemento mensile al settimanale “Momenti” dal titolo “Affari & Piaceri” con il sottotitolo; “Case, Auto, Moto, Ristoranti, Pizzerie Artigiani, Finanziamenti, e altri annunci”. Il mensile veniva distribuito a Sciacca, Ribera, Menfi, Burgio, Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Calamonaci, Cianciana, Cattolica Eraclea, Montallegro e le località marine (come si legge nella stessa testata). Il prezzo di copertina è di 20 centesimi. Lo scopo primario del giornale è quello della pubblicità, ma nelle 16 pagine (solo il n. 4 ha 32 pagine) vi sono molti articoli e interviste interessanti curate quasi tutte dello stesso Mascarella, solo un articolo sul numero 8 porta la firma di Valeria La Mattina. Il mensile ha la durata di un anno esatto con 13 numeri dal giugno 2008 al giugno 2009.

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